Only the brave! Il risotto brutale e buonissimo.
Che profuma intensamente di Romagna, perché "salsiccia, cipolla e peperoni" é uno dei ripieni mitici della piadina, da gustare ovviamente insieme a una bella bionda (la birra, intendo)
Only the brave! Il risotto brutale e buonissimo.
Che profuma intensamente di Romagna, perché "salsiccia, cipolla e peperoni" é uno dei ripieni mitici della piadina, da gustare ovviamente insieme a una bella bionda (la birra, intendo)
Io e il Gin abbiamo fatto la pace solo pochi mesi fa, dopo almeno vent'anni di separazione, a causa di una serata un po' troppo fuori dalle righe, a base di gintonic e altri spiriti che - dato il tasso alcolico strabordante - non ricordo.
E cosí ci si concede una tregua col profumo di un risotto, e poi si torna amici come prima, ma stavolta a dosi misurate!
Fa cosí caldo che la frutta non tiene botta neanche in frigorifero, boccheggia e appassisce in pochissimo tempo... e c'é mezzo barattolo di panna fresca che mi guarda triste triste, sull'orlo della scadenza... come posso rimediare a tutta questa decadenza?!
Che fare in un giorno in cui tutto quello che può andare storto, ci va? Non resta che prepararsi una sontuosissima cena.
P.S.: il pacchero, manco a dirlo, deve essere LISCIO
Stavo per scrivere "finalmente un piatto sano e leggero", ma poi mi sono ricordata che é la dose a fare il veleno. Come sempre a fare la differenza non é "cosa", ma "come" (o piuttosto "quanto" in questo caso...). Quindi vanno bene i piatti leggeri, ma vanno bene anche i piatti esagerati. Bene i frollini al burro, bene le insalatone di verdura. Se é cucinato nel modo giusto con ingredienti freschi e sani, tutto é buono. Se é mangiato con misura e criterio, con piacere e curiositá, niente fa male.
Meno brigosi di quelli di patata (non c'é niente da cuocere prima), velocissimi da fare e proprio buoni! Questa é la versione base, ma poi nessuno ci impedisce di arricchirla come piú ci piace!
Un uovo, un poco di farina, un piatto strepitoso. Mettiamo le mani in pasta e preprariamoci da soli il cibo! E' bellissimo, terapeutico ed anche economico!
Le giornate al mare mi fanno venire una gran voglia di pesce! Ma che sia semplice, perché io fin lí arrivo...
Questa é la ricetta di casa mia. Queste sono le mie domeniche di bimba, a pranzo con tutta la famiglia unita. Nessuna pretesa di avere in mano "LA" ricetta dei cappelletti. Nossignore. Questi sono i miei cappelletti. Irrispettosi, irriverenti, ma dannatamente buoni.
Pochissimi ingredienti per un risultato delizioso. L'aglio e' sempre facoltativo ma sempre buonissimo. E tiene lontani i vampiri. Chi vi ama davvero vi ama anche se puzzate d'aglio. Anzi, chi vi ama davvero mangia aglio insieme a voi e azzera gli imbarazzi e le distanze.
Questi tortelli sono delicatissimi, non bisogna assolutamente ucciderli con un sugo troppo deciso. Un matrimonio top (forse un po' eighty...) é con un sugo leggero di gorgonzola sciolto con un po' di latte e tocchetti di pera saltati nel burro.
chop chop chop chop chop... che bello il suono del coltello sul tagliere mentre affetto frutta e verdura per questa insalatona coloratissima! Cucino per me, per i miei sensi che si riempiono di questi colori, profumi, consistenze e sapori. Che meraviglia!
Ho la fortuna di avere vicino a casa lo spaccio della cooperativa dei contadini della zona, che d'estate significa frutta e verdura a km (quasi) zero.
Per chi non lo conoscesse, lo Scalogno di Romagna e' un prodotto IGP delle province di Ravenna e Forli con un sapore a meta' strada tra l'aglio (che adoro) e la cipolla (che adoro ma che non posso piu' mangiare). Dolce, gentile, senza effetti digestivi collaterali, amore puro!
Un piatto di pasta gustoso, semplice, essenziale, e pieno di cose buone. I pistacchi fanno bene al cuore! E anche il cibo cucinato con amore.
Proprio loro. Semplicissimi e buonissimi.
La morte loro é cuocerli e servirli nel brodo buono.
La moda invece li vuole asciutti e conditi con sughi fantasiosi. Per questo tipo di preparazione é meglio aumentare un poco la dose di farina, che lega meglio l'impasto e i passatelli non si disfano in padella mentre li facciamo incontrare con il condimento.
Il mio uovo sembra Ghostface di Scream... ma a parte l'aspetto terrificante... è buonissimo! Una ricetta spettacolare per svuotare i fondi dei barattoli in frigo. Anche senza uovo.
(per la cronaca: pane home made)
Dal libro "Il mio giro d'Italia" di Jamie Oliver. Buffo per alcune cose (é curioso osservare la cucina italiana attraverso gli occhi di un inglese) molto interessante per altre. Questa ricetta per esempio.
Classica che piu' classica non si puo', la pasta di mezzanotte per eccellenza. Tanta e bella ricca.
Dagli anni 80 con furore. Spudoratamente. Prove generali per cenetta romantica, ho deciso di buttarla sul vintage, dato che siamo entrambi del secolo scorso.
Si scrive "frollino" si pronuncia "droga". Questi biscotti sono di una bontá indescrivibile. Sono strabordanti di burro e zucchero. Creano dipendenza.
Io vi ho avvertiti!
Adoro questa frolla, ha una consisitenza meravigliosa! E con lo zucchero di canna integrale è ancora più saporita e rustica.
Che bello farsi in casa i biscotti tipici tradizionali con solo quattro ingredienti e un po' di savoir-faire. A dire il vero di ingredienti ne basterebbero tre, ma io uso anche un po' di fecola.
Non sono romagnoli (si narra siano nati a cavallo del 1300 alla corte dei Savoia in Piemonte) ma sono buonissimi e facilissimi da fare, quindi bando ai campanilismi e mani in pasta!
Restiamo a tema "fresco" dato che il meteo resta a tema "torrido".
Tra l'altro ieri mi sono presa un cespuglio di basilico alto mezzo metro - quando l'ho visto non ho saputo resistere - e devo assolutamente cacciarlo da qualche parte prima che muoia (cosa che succede regolarmente e inspiegabilmente nel giro di pochi giorni a tutte le piante che entrano in casa mia...).
Credo uno dei dolcetti più buoni che abbia mai preparato. Sará la fusione delle prelibatezze di Piemonte e Sicilia? Sará che l'ho preparato per una persona speciale? Sará...
Per chi non lo avesse capito, mi sono comprata l'affettatrice elettrica. Piccina, proporzionata ai miei 57mq calpestabili, ma un vero portento!
Fresco e profumatissimo, una delizia!
L'unico guaio del gelato fatto in casa è che - senza appositi additivi - una volta mantecato in gelatiera e messo in frizer, diventa duro come il ghiaccio. Ma c'è una soluzione a tutto!! Anzi, in questo caso, due:
1) mangiarselo tutto subito appena fatto
2) mangiarne un po' subito, e il resto congelarlo negli stampi per ghiaccioli (così abbiamo la ricetta doppio uso: gelato subito, ghiaccioli poi)
Poi ho letto da qualche parte che aggiungendo al gelato una piccola dose di alcool etilico, dovrebbe rimanere cremoso anche dopo il passaggio in frizer. Mi sforzerò di fare questa prova. Coming soon.
Sabato pomeriggio di pioggia. Urge mettere le mani in pasta.
Sono orgogliosa dei miei A.O.P.
Che a dirla tutta, miei non sono. Li ho scopiazzati senza vergogna da Tommaso Fara, dal suo interessante libricino di ricette e racconti "Il cucchiaino caramellato", uno dei primi testi di cucina che entró nella mia (ora strabordante) libreria.
La Fra. Una delle persone più vere che conosco. Fuori dalle righe, e dentro al mio cuore. E poi fa l'orto e mi spaccia verdura bio e buonissima...
Oggi ci voleva davvero questo piatto di pasta. Ci sento dentro l'abbraccio di una amica. La bontà delle cose genuine, semplici, pulite.
Non so voi, ma io mi esalto a livelli inimmaginabili quando azzecco la dose giusta di colla di pesce e la panna cotta viene morbida e cremosa senza rimbalzare sul piatto come una palla di gomma.
I tuorli sono finiti nello zabaione, gli albumi negli amaretti.
Oooh stasera vi do una ricetta velocissima per chiudere in bellezza. Preparata sul momento, insieme al commensale, é ancora piú buona. E non aggiungo altro.
La qualità degli ingredienti si sente. Poche cose, davvero buone, in equilibrio. Il radicchio amaro e freschissimo contrabbandato dopo un viaggio nel trevigiano, il Taleggio DOP di cui ho fatto incetta durante una fuga nel Monferrato, le burrose nocciuole (licenza poetica artusiana) IGP e il riso carnaroli stagionato un anno, regali di un carissimo amico di ritorno dal Piemonte.
La più facile delle paste ripiene, la più golosa, quella a cui sono più affezionata. Qui con un ripieno autunnale.
Chi vuole restare sul classico usi formaggio fresco al posto della zucca (raviggiolo, stracchino, robiola... )
Adoro i carciofi. Quando fioriscono sono stupendi, ma cucinati lo sono ancora di più.
Questa ricetta mi piace tantissimo, perchè si fa con gli scarti, con tutto quello che di solito, del carciofo, viene irresponsabilmente buttato via.
Lampi di genio dove meno te li aspetti. Inviti un uomo a cena, lo lasci giocare con la tua cucina, e scopri la felicita' a un passo dal minipimer.
Se amate davvero il risotto, non abbandonatelo a se stesso! Lui vi donerá tutta la sua bontá solo se voi gli donerete la vostra attenzione incondizionata. Il risotto non ama le mezze misure, la superficialitá, il pressapochismo. Se lo lasciate da solo, anche solo per un attimo, lui in quell'attimo manderá in fumo ogni vostro buon proposito. State con lui, coccolatelo dolcemente, finché sará cotto a puntino (di voi).
L'insalata dei contrasti: le noci dolci e burrose, le puntarelle amare e croccanti, la pera fresca e acida, la salsa piccante e sapida. C'è tutto ed è di un buona... E se non abbiamo le puntarelle a disposizione, possiamo sostituirle con radicchio tardivo trevigiano o indivia.